Heinrich Heine diceva: “Se i Romani fossero stati obbligati a imparare il latino, non avrebbero mai trovato il tempo di conquistare il mondo.”
Ebbene i ragazzi della IV D de “La Scuola” sono già “nati imparati”.
E’ tempo di scrutini in un liceo tecnico in periferia a Roma in cui i ragazzi sono distratti da scontri tra loro, conflitti, amori e amicizie che rendono la rappresentazione particolarmente intrigante e comica. Come qualsiasi edificio scolastico che si rispetti, questo istituto è composto da alcuni mattoni alquanto bizzarri: l’insegnante di religione dall’odore e dalla morale discutibili, l’ingegner Cirotta, uomo tutto d’un pezzo e cocco del preside, l’insegnante di francese, che vorrebbe restituire all’agricoltura molte delle braccia che si levano durante le sue lezioni...
Questa la trama dello spettacolo che potremo vedere da questo giovedì 25 febbraio alle ore 20.30 al Teatro Comunale di Bolzano in piazza Verdi. Tre saranno le repliche: venerdì 26 e sabato 27 sempre nello stesso orario e domenica 28 alle 16.30.
Troveremo Silvio Orlando nelle vesti del professore di italiano e la celebre Marina Massironi, spalla del trio delle meraviglie di Aldo, Giovanni e Giacomo, nel ruolo di una ragioniera alle prese con lamentele varie tra colleghi.
Il classico caso di una classe non di classe.
A vent’anni di distanza dall’uscita del film “La scuola”, Silvio Orlando ripropone il suo cavallo di battaglia per confrontare la scuola di ieri con quella di oggi, per verificare quanto davvero sia cambiato in questi tempi.
Non resta che chiudere gli occhi fino all’apertura del sipario, riportare alla luce lo studente di liceo che è in noi e rivivere quelle sensazioni e circostanze che solo la scuola superiore sa regalare.
La regia è di Daniele Luchetti sul testo di Domenico Starnone.
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I biglietti sono acquistabili online al link qui sopra o direttamente alle casse. Il prezzo degli interi sono di 14 euro per la Galleria, 23 euro per la Platea e 26 euro per la Poltronissima. Per le varie riduzioni controllare nel link sovrastante
Foto: teatro-bolzano.it
Foto copertina: teatrostabileveneto.it