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A Brunico il cimitero degli Eroi

Forse non lo sapete, ma a Brunico esiste un luogo magico e per niente funesto, è li da ormai un secolo e ci ricorda quanto stupide e ridicole siano le guerre.
Si tratta del Cimitero di guerra di Brunico (Soldatenfriedhof Bruneck) definito "uno dei luoghi più significativi della Grande Guerra", quella del '14-'18, costruito nel luglio 1915 sulle pendici del monte Kuhlsberg, a pochi metri dal Castello di Brunico oggi Museo della Montagna di Messner. Si raggiunge attraverso un ponte sospeso sullo stradone che porta a Riscone.


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Il lato straordinario del luogo è il saper coesistere all'interno della vegetazione: tra pini, abeti e cipressi, che dall'alto osservano le tombe rigorosamente di legno (eccetto alcune eccezioni) dei 914 soldati di ogni nazione e ogni religione che li riposano. Ci sono austriaci (o meglio austro-ungarici), italiani, russi, serbi, rumeni e naturalmente tedeschi (19 soldati della Wehrmacht con tanto di targhetta). Il cimitero è curato da un'associazione di donne volontarie di Brunico che da 50 anni si occupano dell'ordine e della dignità di questo luogo sacro. Per tutti allo stesso modo, che si tratti di una tomba cristiana, ortodossa, giudea o musulmana. La struttura del cimitero è notevole e a suo modo affascinante: si raggiunge solamente risalendo i 71 gradini che ne costituiscono l'entrata, prima di ritrovarsi di fronte alle tombe disposte lungo la rampa della montagna. Quasi tutte in legno, altre in ferro battuto, alcune in pietra. Tutte semplici.


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Guardandosi intorno è possibile notare i diversi simboli religiosi presenti, le croci cattoliche, quelle ortodosse, le stelle ebraiche e le mezzelune islamiche, che anche se disposte ordinatamente per credo religioso, riescono tuttavia a risultare unite in un unico grande cimitero. Al centro si trova una cappella lignea, progettata nel 1936 dall'architetto Marius Amonn, al suo interno tre targhe di bronzo: la prima riporta tutti i nomi dei brunicensi caduti nella Grande Guerra, la seconda quelli caduta nella Seconda Guerra Mondiale e la terza, infine, ricorda tutti i dispersi.


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Immagini ufficiali ©BzUp