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Settimana della Critica, Bolzano 2014

"Bolzano per il cinema di qualità", questo lo slogan del progetto promosso dai dipartimenti provinciali alla Cultura italiana e tedesca, in collaborazione con AGIS (Associazione Generale Italiana Spettacolo), ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) e FICE (Federazione Italiana Cinema d’Essai).


Il progetto nasce con l’obiettivo di promuovere la circolazione di film altrimenti difficilmente visibili al cinema. Occasione grandiosa in quanto i film proposti hanno partecipato alla Festival del Cinema di Venezia.
Le proiezioni avverranno tutte al Filmclub di Bolzano da giovedì 2 a martedì 7 ottobre e saranno ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Tutti i film verranno proiettati in lingua originale sottotitolati in Italiano.image

Ma veniamo al programma:


Giovedì 2 ottobre ore 18.30 - Flapping In The Middle Of Nowhere (Germania. Vietnam 99 min)
Dalla regia di Nguyên Hoàng Ðiêp "agitarsi nel mezzo del nulla" parla della vita dell’adolescente Huyên costretta a prostituirsi per mettere da parte i soldi necessari per un aborto. Ironia della sorte, l’unico cliente disposto a pagarla è un uomo ossessionato da donne in stato di gravidanza. L’uomo rende Huyên talmente felice che lei quasi dimentica che un bimbo sta crescendo dentro di lei ogni giorno di più.


Giovedì 2 ottobre ore 20.30 - Binguan (The Coffin in the Mountain, Cina. 119 min)
Film di Xin Yukun parla di un ragazzo che cerca di sfuggire all’autorità della famiglia, ma quando ucciderà accidentalmente un teppistello locale, il suo destino si legherà indissolubilmente a quello di suo padre. Una donna vittima di violenza domestica trova conforto nelle braccia di un amante. Mentre pianifica l’assassinio del marito giunge la notizia della sua morte. Un onesto capo villaggio si sta preparando alla pensione, tuttavia un evento straordinario che coinvolge il figlio lo getterà nell’abisso.


Lunedì 6 ottobre ore 18.30 - Sic: Ničije Dete (Serbia, Croazia. 95 min)
Proiezione dell’opera vincitrice della 29 edizione nella "No One's Child" di Vuk Ršumović. Nella primavera del 1988, fra le montagne della Bosnia, viene ritrovato un bambino cresciuto fra i lupi. Gli viene dato il nome di Haris e viene mandato all’orfanotrofio di Belgrado. Diventa amico inseparabile del piccolo Žika, con il tempo, impara a pronunciare le sue prime parole. Ma nel 1992, le autorità locali lo costringono a tornare in Bosnia, dove viene armato di fucile e spedito al fronte. Una notte, per la prima volta nella sua vita, Haris prende una decisione tutta sua.

Lunedì 6 ottobre ore 20.30 - Zerrumpelt Herz (Germania. 85 min.)
Film di Timm Kröger racconta la storia del maestro di musica Paul, egli riceve una lettera inaspettata dal suo vecchio amico Otto, giovane compositore di talento che ha lasciato Berlino in seguito a un matrimonio fallito. La lettera è l’invito a far visita a Otto nella sua casa nel bosco e a scoprire il suo nuovo lavoro, una sinfonia a lungo attesa. Paul porterà con sé la moglie Anna e il collega Willi, ma una volta arrivati alla casa, Otto risulta scomparso. Paul, tuttavia, noterà qualcosa di strano nel canto degli uccelli.


Martedì 7 ottobre ore 18.30 - Villa Touma (Palestina. 80 min)
Opera di Suha Arraf, tre sorelle nubili per sopravvivere vivono rinchiuse nella loro villa, aggrappandosi alla nostalgia delle glorie passate. Un giorno entra nella loro vita Badia, nipote orfana dei genitori, e sconvolge il loro mondo. Le tre sorelle cercano di farla sposare a un buon partito dell’aristocrazia cristiana, trascinandola a ogni funerale, matrimonio e cerimonia religiosa.


Martedì 7 ottobre ore 20.30 - Dancing with Maria (Italia/Argentina/Slovenia. 75 min)
Il regista Ivan Gergolet sarà presente in sala per presentare al pubblico il suo docufilm dedicato a María Fux, danzatrice argentina novantenne. Nel suo studio di Buenos Aires accoglie allievi di qualsiasi condizione sociale, con limitazioni fisiche e mentali. Dopo aver sperimentato e trasmesso per tutta la vita il suo metodo sulla simbiosi con la musica, María prende in consegna un’ultima allieva, forse la più difficile: se stessa.